Davvero CasaPound dà voce al disagio delle periferie?
Abstract
Pur non condividendo quello che fa, come lo fa e gli obiettivi che ha, molti accettano passivamente l’idea che l’estrema destra dia voce al disagio delle periferie italiane. Intorno a questa interpretazione si coagulano molti dei discorsi su CasaPound, anche nella sinistra più critica e radicale. Abbandonate da partiti e istituzioni, le periferie sarebbero intrinsecamente razziste e rancorose e offrirebbero alle destre neofasciste opportunità di reclutamento, rappresentanza e azione collettiva. Ma è proprio così? Davvero CasaPound dà voce al disagio delle periferie? I fatti di Casal Bruciato, a Roma, ci offrono lo spunto per rispondere con una certa precisione a questo quesito.