I Piani di zona, luoghi dell'intelligenza?
Abstract
La legge 328 del 2000, per la realizzazione del sistema integrato di interventi e politiche sociali, ha finalmente fornito un riferimento normativo per rilanciare la programmazione delle politiche sociali a livello locale. La più importante innovazione contenuta nella legge è l'istituzione dei piano di zona. Recita la legge (art. 19, comma 2): "Il piano di zona, di norma adottato attraverso accordo di programma, [...], è volto a: (a) favorire la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili, stimolando in particolare le risorse locali di solidarietà e di auto-aiuto, nonché a responsabilizzare i cittadini nella programmazione e nella verifica dei servizi; (b) qualificare la spesa, attivando risorse, anche finanziarie, derivate dalle forme di concertazione [...]; (c) definire criteri di ripartizione della spesa a carico di ciascun Comune, delle aziende unità sanitarie locali e degli altri soggetti firmatari dell'accordo prevedendo anche risorse vincolate per il raggiungimento di particolari obiettivi; (d) prevedere iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori finalizzate a realizzare progetti di sviluppo dei servizi" (...).
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