Introduzione: elogio del possibilismo
Abstract
Gli "zingari" affascinano e spaventano. Sempre più, tuttavia, spaventano più che affascinare. Il discorso pubblico sui gruppi zigani è stato per decenni pieno di ambivalenza. Indiani d'Europa, stranieri dall'interno, i "nomadi" erano considerati sensuali e truffaldini, animaleschi e utilitaristi: figli del vento. Negli ultimi dieci anni, però, questa ambivalenza pare essersi assai ridotta. Il termine "rom" sembra essere diventato sinonimo di ogni nefandezza: non solo furti abominevoli, ai danni di anziani e di neonati, ma anche incuria e condizioni di vita deprecabili, di cui sarebbero loro stessi colpevoli (...).
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